giovedì 15 marzo 2012

American girl

Foto E.B.

In onere delle ospiti americane e del loro pragmatismo.

Ingredienti:
- 5 zucchine
- cipolla
- asparagi

Far soffriggere la cipolla e aggiungere le zucchine tagliate a rotelle. Aggiungete dell'acqua per non far bruciare le zucchine e per rendere il composto maggiormente digeribile.
Cuocere le punte degli asparagi al vapore. Non avendo la vaporiera, il mio ospite e aiutante personale ha posato le punte degli asparagi in un colapasta e ha appoggiato il colapasta sulla pentola contente le zucchine.

Dopo 10 minuti togliere una parte delle zucchine dalla pentola e passarle al mixer in modo da ottenere una zuppa.
Impiattare ponendo prima la zuppa di zucchine, poi le zucchine intere e adagiare gli asparagi.
Se desiderate potete guarnire il piatto con della pancetta abbrustolita.
Buona cena!

lunedì 27 febbraio 2012

Un Due Tre Stella

Foto E.B.

Olè: Pasta con Cime di Rapa, Fughi e Salsiccia
Essendo vegetariana, la versione con la salsiccia era per il mio ospite preferito!

Filosofia: le quantità degli ingredienti non sono indicate.
Odio le bilance, la perfezione finta e ricercata.

Seguite la vostra sensibilità!

Arriviamo al dunque: INGREDIENTI' per 1 OSPITE SPECIALE

paccheri
salsiccia
cime di rapa
funghi freschi
cipolla
olio
sale

Pulire le cime di rapa separando le foglie dallo stelo. Lessare per 2 minuti le foglie delle cime in acqua bollente e leggermente salata. Scolare e mettere da parte le foglie lessate.

Tagliare lo stelo delle cime di rapa in piccoli pezzi, scartare la parte finale dello stelo perché molto fibroso. Rosolare la cipolla in una pentola antiaderente, unire gli steli delle cime di rapa e ricoprire con acqua calda. Per regolare la quantità d'acqua necessaria non superate gli steli delle cime di rapa.
Cuocere per 40 minuti.
Una volta che gli steli si sono ammorbiditi, frullateli con il mixer.

Avrete realizzato una vellutata di cime di rapa deliziosa! Assaggiatela!

Lavare e tagliare i fughi. In una padella abbastanza ampia rosolare la cipolla con i funghi. Irrorare con vino bianco e acqua. Se avete del brodo potete sostituire l'acqua con il brodo. Cuocere per 15 minuti.

Unire ai fungi la salsiccia tagliata a dadini. Cuocere la salsiccia e aggiungere le cime di rapa precedentemente sbollentate.

Cuocere la pasta per metà del suo tempo di cottura, non buttare la cosiddetta "ciotta" (acqua di cottura della pasta).
Unire la pasta al condimento di funghi, salsiccia e cime di rapa. Terminare la cottura della pasta utilizzando la "ciotta". Aggiungere un cucchiaio di crema di cime di rapa, amalgamare e servire!




sabato 24 luglio 2010

Wisdom


Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine, e in essa se stessi. Dal vuoto interiore e dal tedio sono spinti alla vita di società o ai viaggi in terre straniere. Al loro spirito manca la forza propulsiva per mettersi in moto autonomamente: cercano quindi gli stimoli al vino, e così finiscono per diventare alcolisti. Proprio per questo hanno continuamente bisogno di una eccitazione sempre più forte proveniente dall'esterno, come quella fornita da esseri simili a loro. Senza questi stimoli il loro spirito affonda sotto il proprio peso, in un greve letargo.

Consigli sulla Felicità
Schopenhauer

sabato 22 maggio 2010

Slowness


Penso che l'essenziale sia inafferrabile. Chi sono? Chi sono stato? In che circostanze ho fatto torto ai miei simili? Ma l'essenziale è anche un'altra cosa che non riesco a definire con precisione.
Il mio essere mi appare così immenso e scuro. Si tratta di un ampio palazzo: come posso scegliere il percorso in questo susseguirsi di stanza e corridoi? Rischio di cadere. Apro le porte con cautela. Le rinchiudo con le stesse precauzioni. Guardo sotto i letti e dentro gli armadi. Temo di trovare botole a cui devo fare molta attenzione per non precipitare. La luce della mia torcia incomincia ad affievolirsi. Tornerò domani e mi orienterò meglio.
Tornerò domani e mi orienterò meglio.
Ma domani le porte del palazzo saranno ancora socchiuse?

Pierre Sansot

martedì 11 maggio 2010

Post UK


"Un viaggio che giovamento ha mai potuto dare? Non modera i piaceri, non frena le passioni, non reprime l'ira, non fiacca gli indomabili impulsi dell'amore, insomma, non libera da nessun male. Non rende assennati, non dissipa l'errore, ma ci attrae temporaneamente con qualche novità come un bambino che ammiri cose sconosciute. Rende, invece, lo spirito già gravemente infermo, ancora più incostante, e questo agitarsi lo fa diventare più instabile e volubile. E così gli uomini abbandonano con più smania quei posti che avevano tanto smaniosamente cercato e se ne vanno più velocemente di quanto erano venuti. Fino a quando ignorerai da che cosa stai fuggendo, che cosa stai cercando, che cosa è necessario o superfluo, giusto o ingiusto, questo non sarà viaggiare, ma vagabondare"

Seneca

mercoledì 17 febbraio 2010

Time














Il tempo ha diversi significati. Definisce la nostra esistenza, definisce un'epoca, un periodo, impone una riflessione su se stessi e su come la storia ha influenzato la nostra vita.
La religione è da sempre intervenuta sul tempo, cercando di dare sequenzialità al suo scorrere. Da qui nascono i riti e la tipica divisione del giorno caratterizzata dal ridondante suono del campanile.

Il cristianesimo trasforma il tempo ciclico dei greci rendendolo lineare e scorrevole. La nascita di Dio è posta al centro della linea, in quel momento il mondo si è fermato, lo scorrere ci porta inesorabilmente alla fine.

La filosofia occidentale e la fisica moderna hanno distrutto l'idea di tempo come flusso circolare e la sua rappresentazione a forma di ruota. Il tempo non è omogeneo, non è fatto di momenti tutti uguali, i comportamenti e le emozioni interagiscono con il tempo determinando gli stati d'animo del singolo e della collettività.

Così cerchiamo spasmodicamente di fruire del presente per abbattere il senso di morte che ci assilla, siamo insofferenti per i "tempi intermedi" e non sopportiamo i "tempi morti". Restiamo noi e la paura del futuro. Calvino l'aveva già predetto:"Ci affacceremo al nuovo millennio senza sperare di trovarvi nulla di più di quello che saremo capaci di portarvi".

Prepariamoci all'espatrio

Seconda guerra mondiale, il governo Inglese tappezza le nebbiose città con cartelloni contenenti consigli per affrontare l'imminente conflitto. Uno non è stato mai diffuso e stampato, rappresentava l'unico avvertimento che il governo dava in caso di attacco delle truppe tedesche: Keep Calm and Carry On.


Spesso il male di vivere ho incontrato

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato

E. Montale

lunedì 25 gennaio 2010

La Bellezza

C'è un'odissea sconosciuta che la bellezza è costretta a percorrere nel nostro corpo dopo l'annuncio degli occhi. Dura pochi istanti, forse meno: è tortuosa, complicata, eppure impalpabile. Noi vediamo il bello e la retina, subito, urla un allarme, chiamando in causa l'istinto e ordinando poi alla pupilla di fissarlo senza distrarsi. Il nostro sguardo si incanta, ghermisce le forme, immagina; improvvisamente comincia a spedire al cuore, attraverso la gola, quella sostanza aerea di cui sono fatti i sogni e che crea languore.
La centrale cardiaca, per non compromettere i battiti, getta ovunque le sensazioni ricevute:ai muscoli, nelle vene, nelle nostre zone segrete. La bellezza, però, non sta ferma; non riesce. Ripercorre allora una strada inversa, portando con sè masse di emozioni, cariche di intensità e stupore. Raggiunge di nuovo il cervello, costringendo l'occhio a non smarrire quanto è riuscito a catturare un secondo fa.
La bellezza è fisica, totalmente affidata alla carne, ma ha bisogno di strade segrete che corrono sotto la nostra pelle per farsi riconoscere. I filosofi hanno raccomandato per secoli di cercarla nello spirito, il mondo contemporaneo vorrebbe scoprirla soltanto sul corpo. Noi, indipendentemente dall'epoca che ci ospita, ne abbiamo come dell'aria e dell'acqua. Forse perchè nel nostro intimo siamo convinti dell'eterna verità racchiusa in una frase di Fedor Dostoevskij:"La bellezza salverà il mondo". Nella mostra di Steve McCurry vi sono tre volti scoperti un teatro di guerra in Asia nel 1992.

Sono tre donne che raccontano una storia antica e continuamente attuale esprimendo una bellezza ieratica, poi venata di paura, infine qualcosa che ve la mostra sotto un velo di tristezza e di preoccupazione. Guardandole attentamente, vi accorgete che non hanno data, luogo o tempo, ma forse le avete già incontrate in una strada del mondo, oppure in uno specchio, o vi sembra di averle salvate in un ricordo che avete strappato alla stupidità dell'esistenza.

Tre volti, tre percorsi. La bellezza abbraccia tutti i sentimenti e li rende puri. Le donne vi chiedono con i loro sguardi di non abbandonarle, di spingerle ancora a vivere. Noi per affrontare i giorni indossiamo una maschera. In tal caso queste tre innocenze forse stanno parafrasando quanto si chiese per sir Max Beerbohm il grande Oscar Wilde: "Chissà se, quando è solo, si toglie il volto per mostrare la maschera".

La natura ha voluto concedere alla bellezza tutte le licenze, le ha aperto i cieli, ha fatto innamorare di lei la fantasia. Ma per possedere la bellezza occorre soffrire. Queste ragazze lo dimostrano con i loro sguardi che entrano in voi e vi portano lontano. Non si rivolgono semplicemente all'occhio, giacchè le espressioni di cui sono fatte bussano all'anima. E le ricordano che non sono virtuali, televisive, chirurgiche, ma vere.
Lontane dalla demenza delle finzioni hanno cercato rifugio nella realtà.

Armando Torno

mercoledì 16 dicembre 2009

Non vivo per me

Sulla base degli studi svolti recentemente dal Fondo Monetario Internazionale sulle crisi economiche affrontate negli ultime 30 anni è emerso che, nei casi in cui le recessioni sono state anticipate da crisi finanziarie e bancarie, la durata e la profondità delle crisi sono state più che doppie rispetto alle recessioni normali.
La perdita cumulata di PIL è stata quattro volte superiore a quella in cui non c'è stata crisi bancaria- finanziaria.


martedì 15 dicembre 2009

The Path of the Music

L'opposto ti attrae da un lato e dall'altro
ti rende dipendente.
Ma nessuno vuole sentirsi dipendente.
Da qui nasce la costante lotta degli amanti:
ognuno cerca di dominare l'altro.
Il nome è amore, ma il gioco è politica

Osho

domenica 22 novembre 2009

360 gradi di rabbia

"Il dolore non è onnipotente. Ma lo può diventare. Se ogni volta che lui passa tu t'inchini. Alza la testa. Rinuncia a quella faccia da martire. A quella devozione da chiodo. Se non vuoi restare ostaggio di un Dio sbagliato. Se non vuoi che la tua vita ubbidisca a una voce ormai morta. Il passato è andato, Vera. Tu no. Ogni giorno torni. Puntuale. A te stessa".


Elena Mearini, 360 gradi di rabbia

lunedì 9 novembre 2009

Al titolo nobiliare...

Non volendo sfociare in un attenta proiezione analitica della pratica quotidiana attraverso il metodo materialista a noi lasciatoci sapientemente in dono da Kant coprendo cosa vuol dire "desiderio di autodeterminazione":

decidere cosa essere e dove stare, senza aspettare che qualcuno di collochi e ti stampi a sua immagine.

martedì 13 ottobre 2009

DELVE

Decidere di non aver bisogno di nulla
per impedire di aver bisogno di qualcosa

martedì 26 maggio 2009

Lost

Ci sono solo farmaci addormentanti,
assordanti, domande senza ascolti,
Ci sono solo cappucci rossi,
pose d'autore, gocciole senza sapore
Ci sono solo pantaloni stretti,
innamorati persi, occhi vuoti

martedì 31 marzo 2009

Bimbi fatti in casa

Herr Schneider, artsita, vuole mostrare la morte reale di uomo in un museo. Ci sono vari volontari pronti al sacrificio, ma nessun museo ha accettato questa "esposizione". Pensate che fa la gente per diventar famosa!!!

sabato 28 marzo 2009

Disoccupazione....

Cosa mi avete chiesto in 1 mese di colloqui...

1 Quali sono i suoi punti di forza/debolezza
2 Quando desidera avere dei figli
3 Cucina meglio la focaccia o il pesce
3 Ha fratelli
4 Preferisce il Pam o l'Esselunga
5 Dove faceva la spesa in argentina
6 Preferisce Rotterdam o Buenos Aires
7 Cosa ne pensa della mostra su Futurismo
8 Farebbe una mostra di arte contemporanea allo Sheraton
9 Come si individua il Prezzo di una stanza d'albergo
10 Quota di mercato della Nestle?
11 Cosa sa della distribuzione alimentare in Italia
12 Ha una vita sentimentale?
13 In che lingua parlerebbe a un francese? Spagnolo o Inglese?
14 Le piace Milano?
15 Conosce la contrattualistica Italiana?
16 Come fa a migliorare i suoi punti di debolezza?
17 Torna spesso in Puglia?
18 Che fa nel tempo libero?
19 Come si vede tra 10 anni?
20 Racconti una esperienza in cui è stata leader?
21 Come fa ad essere proattiva?

sabato 14 marzo 2009

le mie Attitudini

1 Pur essendo attenta all'ascolto degli altri e dell'ambiente circostante, tende ad una veloce elaborazione in funione del raggiungimento di risultati concreti.

2 Appare prevalente l'attitudine al pensiero sistemico con elevata capacità di cogiere le relazioni nei sistemi complessi. Dimostra peraltro abilità di analisi e di metodo nell'organizzare il proprio peniero.

3 Di situazioni e progetti ha la tendenza a privilegiare gli aspetti di sviluppo e a lasciare sullo sfondo la valutazione della fattibilità.
Soprattutto in situazioni nuove, rusulta visibile uno sforzo di controllo dell'emotività.
Ancora da sperimentare, all'inteno di un contesto organizzativo, la sua attitudine alle relazioni di tipo orizzontale piuttosto che di tipo verticale.

4 Misura ed Eleganza della comunicazione non verbale quasi sempre adeguate al contesto.

5 A differenza della dinamica di gruppo in cui non ha ritnuto necessario investire energia per sostenere la sua opinione, il colloquio individuale le ha dato modo di manifestare la sua carica energetica.

martedì 10 febbraio 2009